Gli attori

La Cooperazione italiana allo sviluppo collabora strettamente con le Organizzazioni internazionali, in particolare l’Unione Europea e quelle del sistema delle Nazioni Unite (per esempio l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura  -  Fao - e il Programma alimentare mondiale - Pam), con le Organizzazioni non governative, con gli altri Ministeri, con gli enti locali (come Regioni, Province e Comuni), gli istituti di ricerca, le università ed altre istituzioni pubbliche, anche avviando programmazioni congiunte nei Pvs.

Oltre la metà dei fondi spesi nel mondo per aiutare i paesi in via di sviluppo (Pvs) proviene dall’Unione Europea e dai suoi Stati membri; l’Ue è quindi il maggiore donatore a livello mondiale. L’Italia canalizza circa la metà (il 46 per cento) del proprio Aiuto Pubblico allo Sviluppo (Aps) attraverso l’Unione Europea: è il terzo contribuente netto al bilancio dell’Unione in materia di sviluppo, e il quarto contribuente al Fondo Europeo di Sviluppo (Fes), per un ammontare complessivo annuo intorno a 1,4 miliardi di euro. Le risorse utilizzate dalla Commissione Europea nella realizzazione di iniziative di sviluppo o attraverso il sostegno al bilancio sono pertanto in parte anche risorse dell’Italia.

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